La Palestra ‘di Cavalese’
LA PALESTRA DI CAVALESE
La scuola dell’infanzia di Cavalese dispone di una spaziosa palestra interna attrezzata con cubi, cilindri e altri parallelepipedi in gommapiuma, grandi materassi e altri attrezzi di piccole dimensioni per le attività psicomotorie.
La psicomotricità si propone come contenitore capace di tenere al suo interno differenti possibilità espressive, andando a stimolare i diversi linguaggi e consentendo ai bambini di modulare la propria manifestazione di sé in base alle loro esigenze comunicative ed emotive.
Aiuta a sviluppare l'equilibrio personale e ad armonizzare le diverse aree di sviluppo, rafforzando la fiducia in sè stessi e negli altri, migliorandone la capacità di comunicazione.
“La psicomotricità si riconosce per il suo essere un’esperienza naturale, la forma originale del bambino di stare al mondo, di rappresentarlo e di conoscerlo”
-I. Gamelli-
Nella psicomotricità il corpo viene valorizzato come strumento indispensabile per agire, conoscere, mettersi in relazione e comunicare.
Il bambino viene invitato ad un’azione personale che non deve essere valutata come positiva o negativa, ma come risposta vera , che in quel contesto lui è in grado di dare.
Nella psicomotricità è indispensabile dare un tempo, uno spazio ai bambini dove offrire loro la possibilità di esprimere sensazioni, emozioni e abilità.
Nel contesto psicomotorio lo spazio ha una grande importanza, per questo motivo le insegnanti mettono a disposizione materiali specifici, come cubi, tunnel, spalliere, tappeti attraverso i quali i bambini possano provare l’emozione del saltare, l’abilità di fare delle capriole, il piacere di rotolare, strisciare, la capacità di costruire alte torri o tane da usare come nascondigli. Tutto in assoluta sicurezza.
Il ruolo dell’insegnante è quello di strutturare lo spazio e il tempo facendo da osservatore, cogliendo e accogliendo, dove richiesto, lo sguardo di ogni bambino per rispondere alle richieste e alle emozioni di ognuno.
La psicomotricità è un invito a porre attenzione alle azioni che il bambino compie, ricordandosi che l’espressività motoria è la via privilegiata di cui egli dispone fin dalla nascita per mettersi in contatto con l’ambiente, per trasformarlo ed esserne trasformato.
“Ogni bambino è Unico, Originale, Cratore di Sé e del Mondo.”